Cos'è La Personalized BFR Blood Flow Restriction Rehab Training

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Cos'è La Personalized BFR Blood Flow Restriction Rehab Training

BFR Italia - Blood Flow Restriction Training Rehab Specialist
PBFR - PERSONALIZED BLOOD FLOW RESTRICTION - The Future of Rehabilitation

Cos’è LA RIABILITAZIONE CON PERSONALIZED BFR BLOOD FLOW RESTRICTION?
 
Le linee guida sull’allenamento della resistenza raccomandano che gli individui usino carichi superiori al 65% di una ripetizione massimale (1-RM) su un periodo di 12-16 settimane per ottenere un guadagno in termini di forza e ipertrofia (Kramer et al. 2002).

Sfortunatamente , chi sta recuperando da un infortunio o da un’operazione, gli atleti durante il periodo delle competizioni e gli anziani potrebbero non essere i candidati ideali per un allenamento con tali carichi.

Recentemente, l’allenamento con Personalized Blood Flow Restriction (PBFR) - Allenamento con occlusione del flusso sanguigno -  è divenuto un nuovo metodo di allenamento per questi soggetti, per ottenere risultati simili all’allenamento ad alta intensità (HIT) utilizzando carichi sensibilmente più bassi. BFR utilizza un sistema specializzato di fasce compressive (tourniquet) per ridurre l’apporto vascolare e bloccare completamente il ritorno venoso nell’arto (Fig.1)




Grazie a questo sistema, viene creato un ambiente ipossico all’interno del gruppo muscolare desiderato, il che permette ad un esercizio a carichi ridotti di creare un effetto significativo in termini di forza ed ipertrofia. I miglioramenti visti con l’allenamento BFR comparati con un gruppo di controllo che usava gli stessi carichi sono ben documentati in letteratura.

Ad esempio, una recente meta-analisi che comparava l’Effect Size (ES) dei cambiamenti nella forza in soggetti allenati con BFR con carichi ridotti, ha dimostrato una ES di 0.58 per gli studi su BFR comparata con una ES di 0.00 per il gruppo di controllo a basso carico (Fig. 2)



Quando si comparano allenamento con bassi carichi, allenamento con bassi carichi e BFR e allenamento HIT, per i flessori di gomito, solo i gruppi BFR e HIT hanno dimostrato un cambiamento significativo in termini di forza (Fig.3)



Per di più, il guadagno in termini di ipertrofia è significativamente maggiore durante l’allenamento con BFR a carichi ridotti rispetto a quello senza BFR. Paragonando l’ipertrofia allenata con bassi carichi da soli, BFR a bassi carichi e HIT , si nota che l’ES è simile solo tra HIT e BFR.  (Fig.4)



Da questi dati sembra che per ottenere forza ed ipertrofia con carichi bassi sia necessario considerare BFR per avere un effetto significativo. Uno studio in biopsia pubblicato sul Journal of Physiology ha trovato che sia la dimensione delle fibre lente che veloci era aumentata in maniera significativa dopo 3 settimane di allenamento con PBFR (31% e 32% rispettivamente) mentre non c’era stato nessun cambiamento significativo nel gruppo di esercizio con bassi carichi senza PBFR (Nielson 2012).

Questo potrebbe essere dovuto al fatto che le fibre muscolari  vengono attivate a livelli significativamente più alti quando si usa PBFR rispetto ai gruppi controllo con stesso carico (Yasuda 2014, Fatela 2016).

Una recente revisione sistematica e meta-analisi ha concluso che “Dall’esercizio di resistenza a basso carico (20-30% 1RM) e dall’esercizio aerobico a basso carico non ci si dovrebbe aspettare un aumento di quantità o qualità muscolare, in circostanze normali; però, quando questi sono combinati con BFR, hanno prodotto una risposta esagerata che massimizza la forza e l’ipertrofia muscolare (Slysz et al 2015).

Una revisione sistematica clinica con meta-analisi condotta in UK ha trovato che BFR aveva una ES significativamente maggiore per la forza rispetto all’esercizio a basso carico, e ha concluso che “BFR può essere un approccio più efficace della riabilitazione con bassi carichi e più tollerabile della riabilitazione con alti carichi” (Huges 2017).

BFR BLOOD FLOW RESTRICTION - QUALI MECCANISMI FISIOLOGICI SONO COINVOLTI ?

Anche se i meccanismi fisiologici su cui si basa BFR non sono stati ancora completamente compresi, alcuni di essi sono stati ipotizzati. L’ipotesi prevalente è che avvenga il reclutamento di fibre fast twitch di ordine superiore a causa dell’ambiente ipossico creato dal torniquet. A supporto di questo, diverse pubblicazioni hanno dimostrato un segnale EMG in uscita che aumenta durante l’esercizio eseguito in occlusione vascolare, rispetto all’allenamento a basso carico (Yasuda et al 2009, Wilson et al 2013). Portando i muscoli ad utilizzare il metabolismo anaerobico durante l’esercizio di resistenza, l’accumulo metabolico potrebbe indurre gli adattamenti ipertrofici. (Schoenfeld 2013). Questo si può notare comparando l’accumulo di sostanze come lattato in BFR rispetto all’allenamento standard a basso  carico. Nel gruppo BFR, c’è un significativo aumento del lattato, che è un sottoprodotto del metabolismo anaerobico, e i livelli di stress metabolico, misurati tramite il lattato, sono simili tra BFR e HIT. (Fig. 5)




La risposta sistemica conseguente a questo accumulo di metaboliti con BFR include un aumento significativo di sostanze l’ormone della crescita (GH) (Takarada et al 2000, Pierce et al 2006), fattore di crescita insulino-simile (IGF-1) (Abe et al 2005), cellule staminali miogeniche (Nielson et al 2012) e la riduzione di sostanze come la Miostatina. (Laurentino et al 2012).

Per di più, l’effetto di pompa muscolare riscontrato a seguito di allenamento con BFR potrebbe avere un ruolo nell’aumento dell’ipertrofia. L’allenamento BFR produce edema muscolare e fuoriuscita del fluido plasmatico (Loenneke 2012).

Questo edema muscolare sembra avere un ruolo nell’aumento della sezione muscolare tramite l’attivazione del meccanismo di  sintesi proteica tramite MTORC1. (Schliess et al 2006). Studi che hanno comparato l’applicazione del tourniquet senza l’aggiunta di esercizio, che causa semplicemente edema muscolare, hanno mostrato una riduzione dell’atrofia rispetto al gruppo controllo.

Il gonfiore cellulare indotto dalla restrizione del flusso sanguigno in assenza di esercizio è comunque abbastanza per indurre la sintesi proteica muscolare, ed è stato dimostrato sia in soggetti sani sia in soggetti che hanno subito una ricostruzione del LCA (Kubota et al 2008, Takarada et al 2000).


 




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